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Viola e violino

Viola e violino

Viola e violino hanno accompagnato il Rotary Club Torino Est durante la riunione conviviale dell’8 febbraio 2023. Infatti, non capita tutti i giorni di trascorrere una serata con due affermati musicisti e, soprattutto, di poter conversare con loro su che cosa c’è dietro la musica e la vita dell’orchestra. Ebbene, in questa riuscitissima serata sono stati ospiti del Club Alessandro Milani e Luca Ranieri, rispettivamente primo violino e prima viola dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

Viola e violino

Dopo averci deliziati suonando due brani di Mozart, gli ospiti ci hanno intrattenuti raccontando qualcosa della vita di chi vive di musica e di orchestra e rispondendo alle numerose domande dei presenti. Vediamo un riassunto delle loro parole.

Gli strumenti: viola e violino

La viola è più grande del violino ed ha suoni diversi (ci hanno dato anche dimostrazione dal vivo). Si usa dire che in un’orchestra non ci si accorge che c’è la viola, ma si nota subito quando non c’è, perché il suo suono fa da collante agli altri suoni. Infatti, per questa sua caratteristica, ai tempi di Mozart si chiamava “viola da ripieno”. Il violino è molto più piccolo ed ama giocare da protagonista: se fosse una voce, sarebbe un tenore e raramente copre il ruolo dell’accompagnatore.

Gli strumenti antichi avevano corde di budello, mentre oggi sono in metallo, mentre gli archetti sono ancora costruiti con crini di cavallo maschio. Per mantenere il loro valore e il loro specifico suono, gli strumenti debbono essere suonati.

Sono stati fatti accenni anche al mercato degli strumenti, che raggiungono valori estremamente elevati perché spesso sono antichi (ad esempio, il violino suonato stasera è dei primi del Settecento). Molte banche estere fanno incetta di violini, poi ci sono collezionisti privati che tengono gli strumenti per sé.

L’orchestra e come la si vive dall’interno

La maggior parte della musica si suona a memoria, però lo spartito aiuta molto perché sarebbe impossibile ricordare tutte le note. In generale, i brani del repertorio sinfonico si conoscono a menadito, mentre per la musica contemporanea è tutto più complicato.

Oltre alla tecnica e alla memoria, c’è un altro ingrediente fondamentale per la buona musica: l’amicizia. Solo l’amicizia, infatti, aiuta a suonare insieme in modo davvero coordinato: basta uno sguardo per capire che cosa l’altro vuole fare e per adattarsi. Sicuramente i nostri due ospiti sono legati da una grande amicizia e questo emerge chiaramente dai brani suonati.

L’orchestra, poi, è un lavoro di gruppo formato da individui diversi che mettono insieme le forze per raggiungere un obiettivo comune, coordinati dal direttore. “Che cosa rende grande un direttore d’orchestra?” chiede qualcuno dal pubblico e la risposta arriva subito: “Il carisma!”

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, con sede a Torino, è l’unica in Italia, mentre una volta erano quattro le orchestre RAI, ognuna annessa ad un centro di produzione RAI (Roma, Milano, Napoli, Torino). Oltre ad eseguire brani classici, i musicisti dell’Orchestra RAI eseguono anche colonne sonore per trasmissioni televisive.

La serata si conclude con un altro brano di Mozart e con i ringraziamenti agli ospiti Patrizia Antelmi, consorte del socio Antonio, che ha reso possibile l’organizzazione della serata.

Viola e violino conclusione