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Le cucine di casa Giglio

Le cucine di casa Giglio

Il 6 giugno 2018, in una bella sera d’estate, ci ritroviamo, noi soci dei Club che partecipano al Progetto Qui Rotary, presso Casa Giglio a Torino per inaugurare le cucine che abbiamo donato, attraverso un District Grant che abbiamo fortemente voluto, promosso e costruito insieme.

Casa Giglio è appena nata: uno spazio di 800 mq in grado di ospitare gratis 11 famiglie con bimbi ricoverati all’Ospedale Infantile Regina Margherita. Si trova in un’ala dell’ex Seminario della Diocesi di Torino, ristrutturato col contributo di Fondazioni della città, fra cui quello, non secondario, di noi Club Rotariani.

Brindiamo insieme con i rappresentanti dell’Associazione Giglio che possono coronare il loro sogno dopo anni di intenso impegno, aprendo questo importante spazio comune per gli ospiti della Casa. Ci racconta Giuseppina Sgambellone, presidente della Giglio Onlus: ‘’In questi 17 anni abbiamo offerto gratuitamente le nostre case a più di 150 famiglie per consentire loro di stare vicino ai figli ricoverati all’Ospedale Regina Margherita fino al momento delle dimissioni. Le persone ancora in attesa di un aiuto, però, erano molte, troppe. Il nostro intervento doveva essere più incisivo e, così, abbiamo deciso di concretizzarlo nel progetto più grande: Casa Giglio!’’

Casa Giglio è il condominio solidale che ospiterà quei genitori che, altrimenti, non avrebbero la possibilità di assistere i propri figli. Ed è anche un progetto di social housing in cui la condivisione di spazi ed esperienze con le altre famiglie e con la comunità torinese permette ai genitori di superare la solitudine e di lenire, almeno in parte, le proprie preoccupazioni affinché possano concentrarsi unicamente sui loro bambini.

‘’Ecco perché abbiamo pensato di contribuire alla realizzazione del progetto donando le cucine, uno spazio comune di vita quotidiana essenziale per sentirsi, per quanto possibile, a casa e non in un ambiente estraneo ed anonimo’’. Ce lo dice Luigi Viana, Governatore designato del Distretto 2031 di cui fanno parte i Club che, insieme con soci rotariani volontari della Giglio, si sono occupati del finanziamento e della realizzazione dell’iniziativa. Iniziativa realizzata infatti con il contributo dei Club aderenti al Progetto Qui Rotary che ogni anno indirizza i propri interventi verso emergenze del territorio, e con un importante finanziamento della Rotary Foundation Distrettuale: oltre 22000 Euro la spesa complessiva per l’acquisto delle cucine e delle relative attrezzature.

“Abbiamo valutato positivamente la richiesta di District Grant per il Progetto Qui Rotary destinato alle Cucine Giglio non solo per l’impatto importante sulla comunità di questa iniziativa, ma soprattutto per la collaborazione fattiva di molti soci che si sono prestati come volontari. Il loro contributo operoso si è concretizzato nelle fasi di progettazione ed acquisizione delle cucine e continueranno a collaborare con Casa Giglio per gestirle insieme con le famiglie ospiti. Operare direttamente in iniziative destinate a supportare i bisogni delle nostre comunità garantisce la miglior presentazione del Rotary.’’ Lo afferma Gennaro Vivarelli, della Commissione Rotary Foundation del Distretto Rotary 2031.

Il Progetto Qui Rotary nasce nel 2013, come idea comune di alcuni Club amici che hanno reputato opportuno condividere progetti in modo stabile e continuativo per poterne massimizzare il risultato e l’impatto sulla comunità. Ogni anno i rappresentanti dei Club si riuniscono per condividere ipotesi progettuali e per selezionare, tra le molte proposte, quella maggiormente meritevole di divenire il “progetto di riferimento” verso la cui realizzazione far convergere le forze di tutti i Club aderenti. Siamo ormai al settimo anno di vita di un’iniziativa che, in un momento di gravi emergenze sociali ed economiche nel nostro territorio, ha indirizzato i propri interventi verso varie aree tematiche: il sostegno all’infanzia e alla natalità, l’aiuto per le cure mediche, l’housing sociale, l’accoglienza e la formazione, il sostegno alla vecchiaia.

Abbiamo chiesto ad Alberto Marcalli del Rotary Club Torino 150, ideatore e project leader del Progetto Qui Rotary: quale la formula vincente, a tuo avviso?

La risposta è stata precisa, e del tutto condivisibile: ‘’Lavorare insieme, fra diversi Club, in modo da massimizzare i ‘sensori’ che ascoltano i bisogni impellenti, pur essendo consapevoli che nessuno meglio delle Associazioni che operano direttamente sul territorio conosce le necessità prioritarie: abbiamo quindi sviluppato, grazie all’impegno dei soci, una rete di contatti e collaborazioni con Onlus locali. Ma è il contributo operoso di numerosi volontari Rotariani, direttamente coinvolti nelle iniziative, che costituisce l’aspetto qualificante del Progetto Qui Rotary. In tal modo le iniziative non si esauriscono con la realizzazione del progetto che, pur importante, costituisce un aiuto puntuale: la collaborazione instaurata sovente continua nel tempo e stimola i soci a ‘spendersi’ di più in prima persona’’.

Siamo accanto alla cucina luccicante di Casa Giglio e vediamo annuire Luisella Fassino, che tanto ha contribuito per questa realizzazione a lei particolarmente cara: ‘’Lavorare e ‘spendersi’ insieme fa nascere un desiderio di forte aggregazione fra i soci: non a caso ogni anno, nel mese di giugno, festeggiamo la buona riuscita del progetto con una serata presso un’Associazione da noi finanziata o presso il Convento dei Cappuccini di Torino, dove nostri soci preparano e servono una risottata da condividere con i frati. Un simpatico momento di allegria, ma anche di genuina amicizia rotariana”.