Mercoledì 20 maggio 2020 abbiamo ospitato alla nostra conviviale virtuale Marco Piccolo, amministratore delegato di Reynaldi s.r.l., che ci ha entusiasmato facendo vedere con i fatti che un futuro imprenditoriale sostenibile, attento alle persone e all’ambiente, è possibile. L’intervento di Marco Piccolo ha aperto uno squarcio sul futuro e ci ha fatto intravedere che è possibile un’economia efficiente, etica, attenta alla sostenibilità e ai bisogni della società nel suo complesso.
A Marco Piccolo titoli ed incarichi non mancano: amministratore delegato di Reynaldi s.r.l., (figlio della nostra ex socia Maria Grazia Reynaldi), membro del Consiglio Generale dell’Unione Industriale di Torino, Consigliere e membro dell’Advisory Board di Piccola Industria dell’Unione Industriale di Torino. Poi dobbiamo aggiungere che Marco è padre di quattro figli, animatore in parrocchia ed amante della montagna. La sua formazione e la forte coesione del suo gruppo familiare lo hanno portato a dare un forte impulso all’azienda di cosmetica fondata dalla madre guardando a progetti di lungo termine, senza speculare sulle rendite immediate.
La chiacchierata di Marco è partita dalla constatazione che le abitudini dei consumatori saranno sempre più attente ai temi etici e della sostenibilità, ove sostenibile non significa semplicemente “buono”, ma in grado di sviluppare business nel lungo termine. Soprattutto i giovani sono sempre più sensibili nel consumare senza distruggere il pianeta, così anche la finanza comincia a premiare le aziende che fanno altrettanto. Per questo motivo, meccanismi intelligenti di sostenibilità, che ogni imprenditore può applicare al suo ambito, premiano sempre e fanno aumentare la redditività futura.
Il concetto principale che Marco ci ha trasmesso con grande entusiasmo è che fare del bene conviene perché scelte etiche e sostenibili portano profitti a lungo termine. Anche il coinvolgimento partecipativo di dipendenti e collaboratori è un fattore chiave per il successo di un’impresa: le aziende cambiano in meglio se le persone si sentono coinvolte in qualcosa di grande ed importante. Nel caso di Reynaldi s.r.l. gli esempi di questo genere abbondano: dal bonus economico riconosciuto ai dipendenti impegnati nel periodo dell’emergenza Coronavirus al progetto equo in Burkina Faso per la produzione del burro di karité, al quale contribuì anche il nostro Club.
In questa area che fa da ponte tra le società a scopo di lucro e le no-profit, l’Italia ha fatto da apripista perché, primo paese al mondo fuori dagli USA, sin dal 2016 si è dotata di una legislazione per la nuova forma giuridica d’impresa delle società benefit. Questo sono società che ricercano il profitto ma hanno nel loro oggetto sociale anche ricadute positive sulle persone e sull’ambiente. Reynaldi s.r.l. è stata una delle prima a diventare società benefit nel 2016. L’intervento di Marco Piccolo, anche attraverso lo schermo della videoconferenza, ci ha lasciato una bella dose di entusiasmo per un futuro che potrebbe essere caratterizzato dal riequilibrio delle economie in vista della sostenibilità, che lui ha chiamato “economia umanistica”.